Bruxelles, 1923 – 1996

Nato a Bruxelles nel 1923, tra il 1940 e il 1948 frequenta l’Académie Royale des Beaux Arts.

Considerato tra gli artisti belgi più talentuosi della sua generazione, inizia a dipingere nature morte espressioniste nello stile di Jean Brusselman. Grazie all’incontro con Henry Miller e di Marcel Lecomte, che lo introduce a Georges Braque e Jean Paulhan, la sua pittura si sposta negli anni Cinquanta verso l’astrazione con una dinamica combinazione di colori. I suoi dipinti, inspirati a una libera interpretazione di paesaggi, colpiscono per la ricchezza e la freschezza dei colori, che variano all’infinito a seconda dell’incidenza della luce e del gioco di luce e ombra.

Nel 1954 conosce Parmeke e poco dopo Jorn, di cui diviene grande amico. Nel 1955 partecipa alla prima collettiva presso la Galerie Creuze di Parigi. Nel 1957 si unisce a “L’Internationale Situationniste” e lo stesso anno è menzionato al “Prix de la Jeune Peinture Belge”. Wyckaert è noto per il suo coinvolgimento attivo in diversi movimenti artistici, è stato il co-fondatore delle riviste d’arte belga De Meridiaan e Taptoe Brussels, è stato membro di Présence, dell’Internazionale Situazionista e del Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista, oltre che legato da intima amicizia con diversi artisti di CoBrA.

Segue Jorn ad Albisola, qui si dedica alla ceramica e incontra Fontana, Crippa, Baj, Scanavino, Lam, Capogrossi. Da Albissola si trasferisce per un periodo a Venezia, dove dipinge vari quadri che saranno poi esposti presso la Galleria del Cavallino.

Wyckaert viaggiò molto, con lunghi soggiorni in Italia, Francia, Israele, Inghilterra e Stati Uniti, desideroso di scoprire nuovi orizzonti e di partecipare a vari progetti. È stato invitato alle Biennali di Venezia e San Paolo (rappresenta il Belgio nel 1975), oltre che in esposizioni nei principali musei internazionali. Nel 2018 il Museo Reale delle Belle Arti del Belgio ha reso omaggio all’artista con la retrospettiva dal titolo “Inner Landscapes”.