Roberto Matta

Santiago del Chile, 1911 – Civitavecchia, 2002

Roberto Sebastián Matta, nasce a Santiago del Cile l’11 Novembre 1911. Dopo gli studi di architettura all’Universidad Católica di Santiago, nel 1934 si trasferisce a Parigi, dove lavora con l’architetto Le Corbusier.
Influenzato dall’incontro, avvenuto circa nel 1935, con Federico García Lorca André Breton e Salvador Dalí, nell’anno 1938 abbandona l’architettura e aderisce al movimento surrealista.

Rimane attivo nella scena d’arte parigina, partecipando ad importanti eventi come l’Esposizione Internazionale del Surrealismo di Belle Arti di Parigi, e in generale nel contesto artistico europeo fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che lo costringe a ripararsi a New York nel 1939, dove però ha la possibilità di frequentare circoli surrealisti insieme a Ernst, Masson e Breton.

Negli anni ’40 influenzerà e sarà a sua volta influenzato dall’espressionismo astratto, avendo un grande impatto su molti artisti tra cui in particolare Gorky e Motherwell. In questi anni l’artista presenta la sua prima personale, nel 1940 alla Julien Gallery di New York e, nel 1942 partecipa alla mostra “Artists in Exile” presso la Pierre Matisse Gallery di New York. Matta rompe con i surrealisti nel 1948 e diventa un punto di riferimento per il nascente astrattismo italiano, una volta tornato a Roma nello stesso anno.

Tra le sue mostre più importanti possono essere annotate le retrospettive tenute al Museum of Modern Art di New York (1957) e al Centro Georges Pompidou di Parigi (1985). Espone alle Biennali di San Paolo (1962), Berlino (1970) e ad Hannover (1974). Nel 1971 la rivista francese “Connaisance des Arts” lo colloca tra i dieci migliori artisti contemporanei al mondo. Nel 1990 riceve il Premio Nazionale d’Arte del Cile e gli viene dedicata una retrospettiva nel Museo di Belle Arti di Santiago.

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